Adattogeni: sostanze naturali che aiutano a gestire lo stress

Adattogeni: sostanze naturali che aiutano a gestire lo stress

Se sei circondato o circondata da persone il cui obiettivo è raggiungere la versione migliore di se stesse, avrai probabilmente sentito parlare degli adattogeni. Si tratta di una categoria che include varie specie di piante e funghi che contengono antiossidanti e altre sostanze attive a supporto della resilienza mentale. Esse, in breve, ti aiutano a gestire lo stress e ad adattarti ai fattori esterni, proteggendo l’organismo da tutto ciò che può nuocergli.

Queste sostanze influiscono positivamente anche sull’attività cerebrale, sul microbioma intestinale e sulla funzione immunitaria. Se migliori anche una sola di tali aree, puoi migliorare la qualità della tua vita. Ed ecco spiegato il motivo per cui gli adattogeni, di recente, hanno conosciuto una certa popolarità. In questo articolo scoprirai quali sono i più efficaci, quali sono le loro proprietà e come assumerli.

Che cosa sono gli adattogeni e come funzionano?

In virtù delle loro proprietà, gli adattogeni sono popolari soprattutto tra biohacker, studenti e tutti coloro che cercano un modo naturale per gestire al meglio lo stress. Questo gruppo di piante e funghi viene lavorato per ottenere polveri, tinture, compresse e capsule, come un normalissimo integratore. Tuttavia, si tratta di sostanze che hanno fatto il boom solo di recente: appartenenti alla medicina tradizione cinese e dell’Ayurveda, durante la Seconda Guerra Mondiale i piloti ne facevano uso per cercare di gestire al meglio lo stress. [1]

Gli adattogeni supportano la naturale resistenza del corpo allo stress, rafforzando i meccanismi che aiutano a gestire carichi di lavoro maggiori e promuovendo la resilienza. Assumendoli, allenerai il tuo sistema nervoso esattamente come alleni i muscoli in palestra. Immagina che lo stress sia come un pesante bilanciere: all’inizio, riesci a eseguire a stento una ripetizione; tuttavia, se ti alleni regolarmente, i muscoli si rafforzano e col tempo diventa quasi un gioco da ragazzi. Proprio come i muscoli si adattano all’intensità dell’allenamento, così gli adattogeni rafforzano la tua resistenza allo stress.

Ognuno di essi ha proprietà differenti che agiscono in modo diverso sulle funzioni corporee. Secondo la scienza, queste sostanze sono in grado di attivare vari meccanismi che regolano i livelli ormonali, influiscono sulla produzione di energia e proteggono, entro certi limiti, da alcune malattie. Questi meccanismi, a loro volta, supportano la salute generale dell’organismo e la sua resilienza. [2–4]

Ma questo non significa che basta assumerli per diventare invincibili! Per mantenerti in forma, è fondamentale che ti alleni regolarmente, segua una dieta sana ricca di tutti i nutrienti necessari, riposi a sufficienza e ti prenda cura del tuo benessere mentale. Concepisci gli adattogeni come uno dei tasselli che completano il tuo personale puzzle di benessere, aiutandoti a migliorare il tenore di vita. Per ottenere massimi benefici, questi integratori devono essere assunti con regolarità nel lungo termine: infatti, possono volerci settimane prima che i primi effetti facciano capolino. [2–4]

Che cosa sono gli adattogeni?

1. La rodiola aiuta a gestire lo stress e a ridurre la spossatezza

La rodiola, nota anche come “radice artica” o “d’oro” è una pianta che cresce principalmente nei climi freddi di montagna. Non solo ha un nome altisonante, ma esercita anche un’ampia varietà di effetti in virtù delle oltre 140 sostanze attive che contiene. Tra queste, le due considerate più efficaci sono la rosavina e il salidroside. L’estratto di rodiola è disponibile perlopiù sotto forma di compresse, tinture e capsule. Da secoli, i suoi effetti sono noti ai popoli di Cina, Russia e Scandinavia, poiché questo integratore aiuta ad affrontare le condizioni climatiche più rigide. [5]

Gli effetti della rodiola secondo la scienza

La rodiola è spesso assunta per contrastare affaticamento e stanchezza, migliorare la funzione cognitiva, l’attenzione e il benessere mentale, riducendo i livelli di stress percepito Inoltre, essa può avere un impatto positivo sulle prestazioni sportive.

Dietro questi effetti si cela una serie di meccanismi che riguarda l’organismo. Secondo la scienza, la rodiola è in grado di influire sui livelli ormonali normalizzando quelli del cortisolo, l’ormone dello stress. Alti livelli di cortisolo nel sangue, infatti, possono scatenare stati d’ansia, tensione, irritabilità e insonnia. La rodiola aiuta a prevenire questi sintomi e a gestire al meglio lo stress. [5]

Quali sono gli effetti della rodiola?

Alcuni ricercatori hanno scoperto che l’estratto di rodiola aiuta a ripristinare l’energia cellulare sotto forma di ATP. Da qui, deriva la sua capacità di ridurre il senso di spossatezza. Sono particolarmente interessanti i risultati ottenuti in uno studio a cui ha preso parte un gruppo di partecipanti affetti da fatica cronica, ai quali sono stati somministrati quotidianamente 400 mg di rodiola. Dopo 8 settimane di regolare integrazione, essi hanno riscontrato un aumento dell’energia sia fisica che mentale, oltre che un miglioramento nella qualità del sonno e nelle capacità decisionali, avvertendo nel complesso meno stress. [6–7]

Un altro studio ha esaminato l’effetto che questo adattogeno esercita sui ciclisti. Un’ora prima dell’allenamento, a un gruppo è stata somministrata una singola dose di 3 mg di rodiola per kg di peso corporeo; all’altro, è stato somministrato un placebo sotto forma di carboidrato. Poi, il gruppo che aveva ricevuto la rodiola ha assunto il placebo, e viceversa. Chi faceva parte del gruppo sperimentale ha rilevato un abbassamento della frequenza cardiaca, pedalato più velocemente e avvertito meno fatica. Dunque, la rodiola promuove sia un miglioramento delle prestazioni sportive che della qualità della vita in generale. [6–7]

Dosaggio raccomandato

  • Nello scegliere un integratore a base di rodiola, è importante prediligere quelli a base di estratto standardizzato al 3% di rosavina e 1% di salidrosidi.
  • La dose giornaliera raccomandata e somministrata durante gli studi è di 50-600 mg.
  • Tuttavia, sono sconsigliati dosaggi superiori a 680 mg. Come nella maggior parte dei casi, un surplus non produce effetti positivi.
  • Per raggiungere risultati ottimali, è necessario assumerla per periodi prolungati. [5]

Inoltre, per prevenire un affaticamento fisico e mentale è importante riposare a sufficienza, dormendo e dedicandosi alle attività di svago preferite.

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2. Il ginseng supporta il sistema nervoso e la salute maschile

Il ginseng asiatico (Panax ginseng) è una pianta che cresce principalmente in Asia e Russia, dove vanta una lunga tradizione. Considerato l’adattogeno più potente in assoluto, su di esso sono stati condotti molti studi. I suoi frutti rosso scuro catturano l’attenzione, ma il suo pezzo forte è la radice – dal cui estratto si ottengono gli integratori -, che racchiude i maggiori benefici. Questa sostanza vanta proprietà davvero uniche. [8]

Gli effetti del ginseng secondo la scienza

Il ginseng è in grado di offrire un ampio range di effetti benefici, tra cui: miglioramento di umore, difese immunitarie, funzioni cognitive, sistema nervoso, prestazioni sportive e promozione della salute maschile favorita da una regolazione dei livelli di testosterone, nonché della funzione erettile.

Numerosi studi hanno confermato che supporta la normale funzione nervosa, proteggendone il sistema da malattie come il morbo di Alzheimer e Parkinson. Il ginseng aiuta anche a supportare le funzioni cerebrali, in quanto è coinvolto nell’attività della colina, fondamentale per la produzione dell’acetilcolina, un neurotrasmettitore che svolge un ruolo importante nella regolazione di memoria, capacità di ragionamento e apprendimento. [9]

Questo integratore stimola anche l’attività dell’enzima glutatione perossidasi, che contrasta i radicali liberi proteggendo le cellule dallo stress ossidativo. Esso, inoltre, influisce sulla produzione di monossido di azoto, che aumenta il flusso sanguigno a supporto di una corretta funzione cardiovascolare e di una corretta fornitura di ossigeno e importanti nutrienti all’organismo. In alcuni studi, sono stati somministrati degli integratori di ginseng ai partecipanti di sesso maschile. Dai risultati è stato rilevato un miglioramento della funzione erettile, favorita da una maggiore circolazione sanguigna. Questo adattogeno, infine, è anche in grado di alleviare alcuni sintomi della menopausa, promuovendo la libido.  [10–11]

Dosaggio raccomandato

  • Negli studi condotti finora sono stati somministrati dai 100 agli 800 mg di ginseng.
  • La versione in polvere è efficace se assunta entro questo range: 500-2.000 mg.
  • Per promuovere il benessere sessuale è consigliata l’assunzione di 1.000 mg di ginseng rosso coreano per tre volte al giorno.
  • I risultati si manifestano solo con un’integrazione prolungata. [11]

Oltre al ginseng, anche le sostanze nootrope supportano le funzioni cerebrali. Per approfondire l’argomento, leggi l’articolo “L’ABC dei nootropi: rafforza le tue funzioni cerebrali con questi integratori“.

Quali sono gli effetti del ginseng?

3. L’eleuterococco promuove le prestazioni sportive

L’eleuterococco noto anche come “ginseng siberiano” o “artiglio del diavolo” è una pianta rinomata nella medicina cinese tradizionale, che è stata a lungo impiegata (come suggerisce il nome) anche in Siberia. Il suo aspetto esteriore non colpisce particolarmente come quello di tante altre piante, ma la sua radice è una vera e propria opera d’arte: da essa, infatti, deriva il suo soprannome, perché viene effettivamente da pensare che ci sia lo zampino del diavolo. Il suo estratto viene utilizzato nella formulazione di integratori in capsule, in compresse, di infusi e tinture. [12]

Gli effetti dell’eleuterococco secondo la scienza

Questo adattogeno è impiegato soprattutto per ridurre l’affaticamento e supportare l’organismo durante le prestazioni sportive di lunga durata. Inoltre, promuove le difese immunitarie e la resilienza mentale nei periodi di stress.

In uno studio condotto su dei ciclisti amatoriali, al gruppo sperimentale sono stati somministrati 800 mg di estratto per 8 settimane, a quello di controllo è stato somministrato un placebo. Dopodiché, i ricercatori hanno ripetuto l’esperimento invertendo i gruppi. Ognuno dei singoli partecipanti è stato monitorato da vicino per osservarne le prestazioni. La rilevazione ha registrato un miglioramento nell’indicatore VO2max – essenziale nelle prestazioni di resistenza – nei soggetti che avevano assunto l’eleuterococco, un miglioramento in termini di funzione cardiaca e un utilizzo più efficiente delle riserve di glicogeno (che fornisce energia al corpo). [12–14]

Il ginseng siberiano è anche in grado di potenziare gli effetti di altri adattogeni, come la rodiola e la Schisandra, una combo utilizzata generalmente per gestire lo stress. L’eleuterococco è dunque un adattogeno consigliato agli sportivi e a tutti coloro che vogliono gestire al meglio stress e situazioni di tensione. [12–14]

Dosaggio raccomandato

  • Il dosaggio standard somministrato negli studi rientra nel range di 300-1.200 mg al giorno.
  • In alcune ricerche, tuttavia, sono stati somministrati 2-4 g al giorno.
  • Per godere a pieno dei suoi effetti, in genere sono necessarie alcune settimane di integrazione regolare. [12]
Quali sono gli effetti dell'eleuterococco?

4. La Schisandra chinensis aiuta a diminuire lo stress ossidativo

La Schisandra chinensis è una pianta erboristica da secoli rinomata nella medicina tradizionale cinese. Il suo nome letteralmente significa “bacca dai cinque sapori”, perché è quasi impossibile stabilire se essa abbia un gusto dolce, amaro, acido, piccante o salato. I suoi piccoli frutti rossi ricordano il mirtillo e il ribes. Anche se possono essere consumati freschi, questi sono principalmente utilizzati per preparare tè, sciroppi e vino. Il loro estratto è anche incluso nelle formulazioni di integratori in polvere e in capsule. [15]

Gli effetti della Schisandra secondo la scienza

Il suo asso nella manica sono le schisandrine, le sostanze a cui questa pianta deve i suoi effetti. I frutti, invece, contengono polifenoli, flavonoidi e le vitamine C ed E che, insieme agli antiossidanti, proteggono l’organismo dallo stress ossidativo. Grazie alle sue proprietà adattogene, la Schisandra aiuta a gestire al meglio lo stress, gli stati ansiosi e a migliorare le prestazioni sportive[15–16]

In uno studio condotto su delle partecipanti di sesso femminile sono stati somministrati 1.000 mg di estratto al gruppo sperimentale e un placebo a quello di controllo. Dopo 12 settimane, è stata effettuata un’altra misurazione da cui è risultato che il gruppo sperimentale aveva registrato un cambiamento in termini di forza degli arti inferiori oltre che nei livelli di acido lattico, una sostanza associata all’affaticamento muscolare. Tuttavia, ai fini di tale studio non è stata monitorata né l’attività sportiva né la dieta delle partecipanti. A oggi sono necessarie ulteriori ricerche che ne descrivano gli effetti. Una migliore circolazione sanguigna, tuttavia, influisce senza dubbio sui livelli rilevati, poiché legata a una maggiore produzione di monossido di azoto. Ecco che, dunque, anche la Schisandra vanta proprietà adattogene utili sia a gestire lo stress che a migliorare le prestazioni fisiche. [15, 17]

Dosaggio raccomandato

  • Il dosaggio standard somministrato negli studi rientra nel range di 1-3 g al giorno per le bacche.
  • Lo stesso dosaggio è valido anche per la versione in capsule.
  • Per ottenere risultati ottimali, è necessaria un’integrazione prolungata. [15]
Quali sono gli effetti della schisandra?

5. L’ashwagandha abbassa i livelli di cortisolo e aiuta a combattere lo stress

L’ashwagandha (Withania somnifera) è la regina delle erbe ayurvediche. La traduzione del nome sanscrito, tuttavia, significa “odore di cavallo“, perché le sue radici, in effetti, lo ricordano. Ma ciò non deve farti perdere d’animo! Per integrare l’ashwaganda, infatti, non c’è bisogno di consumare la radice, ma ti basta assumere la forma in capsule o compresse, che elimina il problema dell’odore. [18]

Gli effetti dell’ashwaganda secondo la scienza

L’ashwaganda è uno degli adattogeni più conosciuti e studiati di sempre. Secondo la scienza, esercita numerosi effetti benefici sul corpo umano, alleviando la sintomatologia legata a stati di ansia e stress, promuovendo le prestazioni fisiche e migliorando funzioni cognitive come capacità di pensiero e memoria. Negli uomini, questo integratore è anche in grado di aumentare la produzione di testosterone.

Quali sono gli effetti dell'ashwagandha?

In uno studio in cui è stato rilevato un effetto positivo sulla gestione dello stress, al gruppo sperimentale che soffriva di disturbi cronici sono stati somministrati 300 mg di estratto due volte pro die per 60 giorni.

I ricercatori hanno effettuato una valutazione dei livelli di cortisolo prima e dopo il test sperimentale, e consegnato un questionario per determinare i livelli soggettivi di stress percepito. Al termine, dal sondaggio si è evinto che i livelli di stress risultavano calati del 44% e quelli di cortisolo del 27,9%.

Grazie a questi risultati, i ricercatori hanno concluso che l’estratto di ashwagandha può aumentare la resistenza individuale allo stress e, in questo modo, migliorare la qualità della vita del singolo. [18–19]

Dosaggio raccomandato

  • Negli studi condotti finora sono stati somministrati 300-500 mg di ashwagandha.
  • Tuttavia, resta da stabilire se dosaggi superiori a 500 mg siano effettivamente efficaci.
  • Per ottenere risultati ottimali, è consigliata un’assunzione prolungata. [20]

6. Il reishi: il fungo dell’immortalità che promuove il benessere mentale e fisico

Il reishi (Ganoderma lucidum) è un fungo impiegato da secoli nella medicina tradizionale cinese. La sua traduzione letterale, che significa “fungo dell’immortalità“, rende questo alimento ancora più intrigante. Il reishi non è un miceto qualsiasi: avendo un sapore amaro e una consistenza dura, è infatti preferibile assumerlo sotto forma di integratore in polvere, capsule o compresse. [21]

Gli effetti del reishi secondo la scienza

Il reishi contiene un’ampia varietà di sostanze attive che promuovono il benessere mentale e fisico, aiutano a ridurre lo stress e supportano le funzioni immunitarie.

Le sostanze più efficaci sono i polisaccaridi e i terpenoidi. All’interno della prima categoria spicca il beta-glucano, una fibra solubile che si prende cura dei batteri “buoni” che risiedono nell’intestino. Nel complesso, essa aiuta a preservare l’equilibrio del microbioma, da cui dipendono il mantenimento di una buona digestione, di un peso ottimale e il corretto funzionamento delle difese immunitarie. Secondo la scienza, le sostanze attive contenute nel fungo reishi aumentano l’attività delle cellule antitumorali. Alcuni studi confermano anche che il suo estratto aiuta ad alleviare i sintomi dello stress cronico mentale e fisico, tra cui dolori muscolari, vertigini, disturbi del sonno, nausea, tensione costante e irritabilità. Da uno studio condotto su un gruppo di individui colpiti da questa sintomatologia si è evinto un miglioramento dopo 8 settimane di integrazione regolare. [21–22]

Dosaggio raccomandato

  • Negli studi, in genere, vengono somministrati 1,4-5,2 g di estratto di reishi pro die.
  • In alcuni casi sono stati somministrati dosaggi maggiori, ma non è ancora chiaro se questo approccio ne aumenti l’efficacia e apporti più benefici.
  • Come gli altri adattogeni, anche il reishi va assunto per periodi prolungati in modo da raggiungere i risultati desiderati. [21-23]

Per approfondire l’argomento, leggi l’articolo “15 modi per rafforzare il sistema immunitario e proteggere la salute“.

Quali sono gli effetti del reishi?

7. Il fungo bruco promuove la salute maschile e la produzione di testosterone

Il Cordyceps sinensis (Ophiocordyceps sinensis) o fungo bruco a prima vista colpisce per il suo aspetto inusuale. Esso cresce principalmente in Asia ed è una delle perle della medicina tradizionale cinese. Il fatto che venga chiamato “bruco” non è un caso: questo miceto parassita, infatti, germina all’interno delle larve e ne acquisisce la forma. Si tratta di una specie molto rara che in Cina, secoli e secoli fa, veniva servita solo al Palazzo Imperiale. Tuttavia, grazie alle moderne tecniche di coltivazione, oggi è più facile reperirlo e trovarlo formulazioni di svariati integratori alimentari. [24]

Gli effetti del fungo bruco secondo la scienza

Il fungo bruco, come il reishi, contiene polisaccaridi sotto forma di beta-glucani, sostanze bioattive e ingredienti che gli conferiscono le sue proprietà uniche. Questo adattogeno è impiegato per promuovere la vitalità, le prestazioni sportive e aumentare i livelli di testosterone.

Inoltre, esso vanta proprietà antiossidanti grazie a cui aiuta a neutralizzare i radicali liberi dannosi. Secondi la scienza, è anche in grado di supportare le prestazioni sportive migliorando i valori di VO2max (cfr. massimo consumo di ossigeno al minuto) e aiutando a ritardare l’affaticamento. Grazie al contenuto di beta-glucani, questo fungo aiuta a mantenere in equilibrio il microbioma intestinale e a rafforzare le difese dell’organismo. Sono numerosi gli studi che hanno dimostrato la sua capacità di regolare i livelli di colesterolo e supportare la salute cardiovascolare. I suoi effetti apportano benefici anche alla salute maschile: infatti, alcune ricerche hanno dimostrato che esso è in grado di interagire con le cellule interstiziali di Leydig per stimolare la produzione di testosterone. Una sua integrazione, dunque, apporta benefici all’organismo a 360°. [25–27]

Dosaggio raccomandato

  • I ricercatori raccomandano di assumere 1.000-3.000 mg di estratto di fungo bruco al giorno.
  • Questo dosaggio può essere suddiviso nei pasti principali.
  • Per raggiungere risultati ottimali, è necessario assumerlo per periodi prolungati. [1–2]
Quali sono gli effetti del fungo bruco?

È sicuro combinare l’assunzione di due o più adattogeni?

Gli effetti degli adattogeni sono spesso analoghi poiché queste sostanze lavorano in sinergia, com’è stato dimostrato nel caso di eleuterococco, rodiola e Schisandra. Insieme, essi aiutano a gestire al meglio lo stress. Anche la combinazione dei funghi reishi e bruco, insieme ad altre specie adattogene, dà vita a un complesso sinergico.

Se sei alle prime armi, scegli uno o due integratori e osserva come reagisce il tuo corpo, annotando come ti senti giorno dopo giorno. Hai più energia? Dormi meglio? Avverti meno stress? Ricorda che queste sostanze devono essere assunte regolarmente per periodi prolungati e che potrebbero volerci alcune settimane prima di riscontrarne gli effetti. Noi ti sconsigliamo di iniziare ad assumerle tutte insieme a pieno dosaggio, per evitare di sperimentare effetti collaterali quali nausea o mal di testa. Se stai seguendo una terapia farmacologica, inoltre, prima dell’assunzione consulta il parere del tuo medico curante. [4, 29]

Conclusioni

Gli adattogeni forniscono un valido aiuto per affrontare la giornata e gestire al meglio lo stress, influendo sull’attività ormonale e su quella del sistema nervoso, donandoti un senso di maggiore calma e rafforzando la tua resilienza. Ognuna di queste sostanze vanta proprietà specifiche. La rodiola, ad esempio, aiuta a ridurre la stanchezza fisica e mentale; l’eleuterococco e la Schisandra promuovono le prestazioni sportive; l’ashwaganda si prende cura della salute maschile e stimola la produzione di testosterone. I funghi reishi e bruco, invece, possono migliorare il microbioma intestinale rafforzando le difese immunitarie. Qual è l’adattogeno che hai scelto di provare per primo?

Se i tuoi amici amano perseguire uno stile di vita sano e desiderano raggiungere la versione migliore di se stessi, non dimenticarti di condividere il nostro articolo con loro perché anch’essi possano scoprire le miracolose proprietà degli adattogeni.

Fonti:

[1] Adaptogens: A Review of their History, Biological Activity, and Clinical Benefits—American Botanical Council. – https://www.herbalgram.org/resources/herbalgram/issues/90/table-of-contents/feat_adaptogens/

[2] Panossian, A. Understanding adaptogenic activity: Specificity of the pharmacological action of adaptogens and other phytochemicals.– https://doi.org/10.1111/nyas.13399

[3] Ajala, T. The Effects of Adaptogens on the Physical and Psychological Symptoms of Chronic – https://doi.org/10.31922/disc4.2

[4] Acosta, K. Your Guide To Adaptogens. – https://www.forbes.com/health/body/what-are-adaptogens/

[5] Frank, K., Patel, K., Lopez, G., & Willis, B. Rhodiola Rosea Research Analysis. – https://examine.com/supplements/rhodiola-rosea/

[6] Lekomtseva, Y., Zhukova, I., & Wacker, A. Rhodiola rosea in Subjects with Prolonged or Chronic Fatigue Symptoms: Results of an Open-Label Clinical Trial. – https://doi.org/10.1159/000457918

[7] Noreen, E. E., Buckley, J. G., Lewis, S. L., Brandauer, J., & Stuempfle, K. J. The Effects of an Acute Dose of Rhodiola rosea on Endurance Exercise Performance. – https://doi.org/10.1519/JSC.0b013e31825d9799

[8] Kiefer, D. S., & Pantuso, T. Panax ginseng. – https://www.aafp.org/afp/2003/1015/p1539.html

[9] Rokot, N. T., Kairupan, T. S., Cheng, K.-C., Runtuwene, J., Kapantow, N. H., Amitani, M., Morinaga, A., Amitani, H., Asakawa, A., & Inui, A. A Role of Ginseng and Its Constituents in the Treatment of Central Nervous System Disorders. – https://doi.org/10.1155/2016/2614742

[10] Kim, J.-H. Pharmacological and medical applications of Panax ginseng and ginsenosides: A review for use in cardiovascular diseases – https://doi.org/10.1016/j.jgr.2017.10.004

[11] Frank, K., Patel, K., Lopez, G., & Willis, B. Panax ginseng Research Analysis. – https://examine.com/supplements/panax-ginseng/research/

[12] Frank, K., Patel, K., Lopez, G., & Willis, B. Eleutherococcus senticosus Research Analysis. – https://examine.com/supplements/eleutherococcus-senticosus/

[13] Eschbach, L. F., Webster, M. J., Boyd, J. C., McArthur, P. D., & Evetovich, T. K. The effect of siberian ginseng (Eleutherococcus senticosus) on substrate utilization and performance. – https://doi.org/10.1123/ijsnem.10.4.444

[14] Panossian, A., Hamm, R., Kadioglu, O., Wikman, G., & Efferth, T. Synergy and Antagonism of Active Constituents of ADAPT-232 on Transcriptional Level of Metabolic Regulation of Isolated Neuroglial Cells. – https://doi.org/10.3389/fnins.2013.00016

[15] Frank, K., Patel, K., Lopez, G., & Willis, B. Schisandra chinensis Research Analysis. – https://examine.com/supplements/schisandra-chinensis/research/

[16] Szopa, A., Ekiert, R., & Ekiert, H. Current knowledge of Schisandra chinensis (Turcz.) Baill. (Chinese magnolia vine) as a medicinal plant species: A review on the bioactive components, pharmacological properties, analytical and biotechnological studies. – https://doi.org/10.1007/s11101-016-9470-4

[17] Park, J., Han, S., & Park, H. Effect of Schisandra chinensis Extract Supplementation on Quadriceps Muscle Strength and Fatigue in Adult Women: A Randomized, Double-Blind, Placebo-Controlled Trial. International – https://doi.org/10.3390/ijerph17072475

[18] Singh, N., Bhalla, M., de Jager, P., & Gilca, M. An Overview on Ashwagandha: A Rasayana (Rejuvenator) of Ayurveda. – https://doi.org/10.4314/ajtcam.v8i5S.9

[19] Chandrasekhar, K., Kapoor, J., & Anishetty, S. A Prospective, Randomized Double-Blind, Placebo-Controlled Study of Safety and Efficacy of a High-Concentration Full-Spectrum Extract of Ashwagandha Root in Reducing Stress and Anxiety in Adults. – https://doi.org/10.4103/0253-7176.106022

[20] Drugs.Com. Ashwagandha Uses, Benefits & Dosage—Herbal Database. – https://www.drugs.com/npp/ashwagandha.html

[21] Frank, K., Patel, K., Lopez, G., & Willis, B. Ganoderma lucidum Research Analysis. – https://examine.com/supplements/ganoderma-lucidum/

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[23] Drugs.Com. Reishi Mushroom Uses, Benefits & Dosage—Herbal Database. – https://www.drugs.com/npp/reishi-mushroom.html

[24] Zhang, Y., Li, E., Wang, C., Li, Y., & Liu, X. Ophiocordyceps sinensis, the flagship fungus of China: Terminology, life strategy and ecology. – https://doi.org/10.1080/21501203.2011.654354

[25] Yi, X., Xi-zhen, H., & Jia-shi, Z. Randomized double-blind placebo-controlled clinical trial and assessment of fermentation product of Cordyceps sinensis (Cs-4) in enhancing aerobic capacity and respiratory function of the healthy elderly volunteers. – https://doi.org/10.1007/BF02836405

[26] Samarasinghe, K., & Waisundara, V. Y. Therapeutic Properties and Anti-Lipidemic Activity of Cordyceps. – https://doi.org/10.5772/intechopen.92616

[27] Functional study of Cordyceps sinensis and cordycepin in male reproduction: A review. – https://doi.org/10.1016/j.jfda.2016.10.020

[28] Frank, K., Patel, K., Lopez, G., & Willis, B. Cordyceps Research Analysis. – https://examine.com/supplements/cordyceps/

[29] Liao, L., He, Y., Li, L., Meng, H., Dong, Y., Yi, F., & Xiao, P. A preliminary review of studies on adaptogens: Comparison of their bioactivity in TCM with that of ginseng-like herbs used worldwide. – https://doi.org/10.1186/s13020-018-0214-9

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